Terzo Settore
Occorre valutare l'opportunità di entrare nel Registro degli enti del Terzo Settore.
Verifica atto costitutivo e statuto
Adeguamento degli statuti alle nuove regole del Terzo Settore
Verifica libri sociali
Bilancio annuale
Pianificazione finanziaria
Consulenza amministrativa e fiscale
La riforma (anche) della fiscalità diretta degli Enti del Terzo Settore (ETS)
Riferimento normativo: Titolo X del Codice del Terzo Settore
Sarà operativa a decorrere dal 1/1 dell'anno successivo a quello di rilancio dell'autorizzazione della Commissione UE che dichiarerà l'assenza di aiuti di stato a favore degli ETS conseguenti la riforma
Dall'entrata in vigore del titolo X del CTS:
non potrà essere adottata la Legge 398, che rimarrà riservata alle ASD e SSD iscritte al Registro dello Sport NON iscritte al RUNTS
sarà abrogato l'art. 148 comma 3 TUIR e i corrispettivi specifici corrisposti da associati per prestazioni conformi agli scopi istituzionali NON saranno più decommercializzati (e quindi saranno imponibili ai fini delle imposte dirette)
i corrispettivi specifici per le prestazioni degli enti non commerciali non saranno più FUORI CAMPO IVA ma saranno ESENTI IVA art. 10 DPR 633/72, e quindi tutti gli enti saranno soggetti all'attribuzione della P.IVA e a tutti gli obblighi e adempimenti IVA. (DL 146/21 art. 15-quater).
Il registro delle ONLUS non sarà più operativo e il D.Lgs 460/97 e l'art. 150 TUIR non saranno più in vigore. Le ONLUS dovranno pertanto accedere al RUNTS (ad es. come imprese sociali) per non dover estinguersi devolvendo il loro patrimonio ad altri enti con finalità analoghe.
l'art. 79 prevede che l'attività sia considerata nobile e quindi decommercializzata se la marginalità sarà minore del 6%
l'art. 80 renderà operativo il nuovo regime forfettario per gli ETS non commerciali (con rispetto della maggior incidenza delle entrate non commerciali rispetto a quelle commerciali
l'art. 84 e 85 disciplineranno la decommercializzazione dei corrispettivi per ODV e APS
art. 86 disciplinerà il nuovo regime forfettario per ODV e APS con ricavi minori di Euro 65.000 che applicheranno ai fini IVA il regime forfettario ex L. 190/2014.
Sono già in vigore per gli ETS gli art. 81, 82 e 83 del CTS
SOCIAL BONUS
agevolazione di imposte indirette (esenzione da imposta di registro (esenzione o misura fissa) e bollo e tasse di concessione governativa, IMU)
detrazione IRPEF pari al 30% o deduzione nel limite del 10% del reddito complessivo sia per i soggetti IRPEF che IRES sulle erogazioni liberali (massimo Euro 30.000) in denaro o in natura (tracciabili)
NOTA BENE: Gli enti culturali potranno godere della decommercializzazione dei corrispettivi solo entrando nel RUNTS come APS (art. 85 CTS). Le APS saranno gli unici soggetti all'interno del RUNTS a poter continuare a decommercializzare i corrispettivi specifici verso gli associati per attività a questi prestate.
Riforma dello Sport (D.Lgs. 36/2021 e D.Lgs. 36/2021)
dal 31/08/2022, il registro del CONI è sostituito dal Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS) - D.Lgs. 39/2021
dal 01/07/2023 entra in vigore il D.Lgs. 36/2021 anche se sono in vigore già dal 01/01/2022 gli art. 10, 39, 40, 43-50
Il D.Lgs. 163/2022 (correttivo al D.Lgs.36/2021) ha previsto:
gli statuti andranno adeguati ai sensi dell'art. 7, 8 e 9 del D.Lgs 36/2021 (non è previsto un termine né una sanzione)
le ssd possono distribuire fino al 50% degli utili prodotti o l'80% per quelle che gestiscono impianti
l'obbligo di tesseramento per i lavoratori sportivi
la non applicazione della nuova disciplina del lavoro sportivo a lavoratori diversi da quelli sportivi e amministrativi-gestionali (marketing, animazione, ristoro, ...)
i compensi minori di 5.000 Euro annui non costituiranno reddito o obblighi previdenziali e dichiarativi ulteriori rispetto alla CU
Per impegni di lavoro inferiori alle 18 ore settimanali saranno inquadrati come co.co.co, oltre saranno subordinati o autonomi
Le ritenute fiscali saranno operate per redditi sopra i 15.000€
Le ritenute previdenziali saranno operate per redditi sopra i 5.000€ (1/3 a carico del lavoratore, 2/3 a carico dell'ente), calcolati sul 50% del compenso per i primi 5 anni
I bilanci degli ETS
Gli enti non ODV/APS/ONLUS non iscritti al RUNTS non hanno l'obbligo di adottare i nuovi schemi di bilancio (nota Ministero del Lavoro 5941 del 05/04/2022)
Tutti gli ETS sono tenuti a redigere i bilanci secondo gli schemi rigidi previsti dal DM 39/2020.
Gli ETS non commerciali con entrate < 220.000 Euro possono redigere il rendiconto per cassa delle entrate e uscite dell'ente
Gli ETS non commerciali con entrate > 220.000 Euro devono redigere il bilancio per competenza, composto da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione (art. 13 comma 1)